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Per l’ufficio locale dei diritti di proprietà intellettuale, la multinazionale americana “approfitta indebitamente della notorietà, della qualità e di altre caratteristiche della DOP dovute esclusivamente all’ambiente in cui viene prodotto”. Importante vittoria per le Indicazioni Geografiche nel continente americano.

"Quanto sta accadendo in Ucraina si sta ripercuotendo anche sul nostro Paese come un terremoto che vede le industrie alimentari nell''epicentro" dice Ivano Vacondio presidente di Federalimentare, in relazione ai costi, già altissimi, che sono aumentati ancora di più nella notte. È il caso del petrolio, che ha superato i 100 dollari al barile con un conseguente aumento dei costi logistici, dovuti anche al fatto che sulle vie aeree e su quelle marittime i trasporti dall'Ucraina sono bloccati. Non solo: anche il costo del gas è lievitato di un ulteriore 30% nelle ultime ore, mentre il prezzo dei cereali è aumentato nella notte di 50 punti nella borsa di Chicago.

L’Italia detiene un primato europeo nel mercato degli integratori alimentari, con una dimensione pari a circa 3,8 miliardi di euro nel 2020 con una quota del 26%, davanti a Germania (18,8%), Francia (14,7%), Regno Unito (9,5%) e Spagna (7,2%). Le aspettative di crescita del mercato europeo, stimato di 14,6 miliardi, sono nell’ordine del 6% annuo, con l’Italia che dovrebbe toccare nel 2025 una dimensione pari a 4,8 miliardi. Questi i dati riportati dall’Area Studi Mediobanca ha realizzato un report sul mercato della Nutraceutica, ma anche del novel food, in Italia e nel mondo, con un approfondimento sulla sua crescita da qui al 2027.

Per il 2022 sono stati destinati complessivamente 185,9 milioni di euro alla promozione dei prodotti agroalimentari all’interno e all'esterno dell’UE. Analogamente al 2021, il programma di lavoro della politica di promozione per il prossimo anno è incentrato sui prodotti e le pratiche agricole che sostengono gli obiettivi del Green Deal europeo, quali i prodotti biologici dell’UE, gli ortofrutticoli, l’agricoltura sostenibile e il benessere degli animali.

Nonostante la spinta della pandemia, gli importanti piani di investimento messi in campo e i risultati nelle piattaforme abilitanti (es.SPID, ANPR, PagoPA o l’App IO), l’Italia si conferma agli ultimi posti in Europa per livello di digitalizzazione. Secondo i risultati dei Digital Maturity Indexes, elaborati dall’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano, nel 2021 il nostro Paese si colloca in 17° posizione tra i 27 Stati dell’UE per fattori abilitanti la trasformazione digitale e solo in 23esimo per effettivo livello di digitalizzazione, con un gap rispetto alla media europea in particolare nel capitale umano.

In tutto il mondo, nel 2021, l’intero settore ha raggiunto un giro d’affari di 500 miliardi di dollari ed è in continua espansione: si stima che entro il 2027 toccherà quota 745 miliardi di dollari, con un tasso di crescita del +6,9% annuo. A brillare è, in particolar modo, il comparto del diet food, che da solo vale 214 miliardi di dollari (che diventeranno 303 nel 2027), seguito dagli integratori alimentari, un segmento da oltre 150 miliardi di dollari (ben 237 entro il 2027).
Nata dall’unione delle parole nutrizione e farmaceutica, il comparto della nutraceutica comprende, tra i tanti, quello dell’alimentazione funzionale – di cui fanno parte gli alimenti  “senza” (zuccheri, glutine, lattosio, ecc.) e gli “arricchiti” con elementi chimici (ferro, magnesio, ecc.) – gli integratori alimentari, i cibi vegan, per l’infanzia, la carne sintetica e le farine di insetti.

In Legge di Bilancio manca riconoscimento di ruolo in termini di risorse e attenzione.   Poca chiarezza e coinvolgimento nel PSN, nel PNRR e nelle misure di accompagnamento

La Commissione europea e l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO) hanno annunciato lo scorso 10 gennaio il lancio di un nuovo fondo europeo di 47 milioni di euro per aiutare le PMI a proteggere i loro diritti di proprietà intellettuale.

Il valore totale del commercio agroalimentare dell'UE (esportazioni più importazioni) per il periodo gennaio-settembre 2021 è stato di 239,5 miliardi di euro, con un aumento del 6,1% rispetto al corrispondente periodo dell'anno scorso. Le esportazioni sono aumentate dell'8% a 145,2 miliardi di euro, con le importazioni in aumento del 3,5% per un valore totale di 94,2 miliardi di euro. 

Sono stati stanziati 50 milioni di euro per tutelare gli allevamenti suinicoli dal rischio di contaminazione dal virus responsabile della peste suina africana e risarcire gli operatori della filiera suinicola danneggiati dal blocco alla movimentazione degli animali e delle esportazioni di prodotti trasformati.

A seguito dei casi di peste suina africana scoperti in carcasse di cinghiali tra Piemonte e Liguria sono scattate le prime sospensioni delle importazioni di salumi da parte di Cina, Giappone, Taiwan e Kuwait. A darne notizia è Confagricoltura. L’Autorità Europea per la sicurezza alimentare ha escluso l’Italia dalle “zone di preoccupazione”. E ad oggi non risultano casi di peste suina in maiali nè allevamenti né allo stato brado, ma resta l'allerta resta alta. Assica - Associazione Industriali delle Carni e dei Salumi - ha calcolato che un blocco delle esportazioni potrebbe costare 20 milioni al mese.