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Il Consorzio ha illustrato gli interventi di valorizzazione e sostegno agli 81 caseifici di montagna, che rappresentano più del 21% della produzione totale con 846.000 forme, durante la presentazione della 57a Fiera del Parmigiano Reggiano a Casina ad inizio agosto.

I dati confermano l’ottima salute del prodotto che, dopo l’aumento del + 4% della produzione nel 2022, riafferma la sua vitalità con l’ingresso nel Consorzio Tutela Formaggio Asiago di nuove malghe e il potenziamento della produzione dei caseifici di montagna, confermandosi volano di crescita dei territori.

Ad oggi, non è disponibile un metodo analitico valido per determinare il contenuto totale di proteine del siero di latte (TWP) nel formaggio. Pertanto, lo scopo di questo studio è sviluppare metodi HPLC per la determinazione delle proteine del siero di latte nel formaggio stagionato.

Sono i freschi con +10,4% e i grattugiati con +5,7% le due principali categorie casearie che trainano la crescita a volume. Ma è tutto il comparto dei formaggi italiani che fa registrare ottimi risultati nei primi quattro mesi del 2023, con un +6,4% a volume in Europa e un +19,3% a livello globale. Ottimi i numeri anche a valore con una crescita del 21,7%, con tutte le categorie dei formaggi a doppia cifra (Fonte: Istat Coeweb, apr2023).

Sono stati identificati quattro tipi universali ed è stata trovata una relazione positiva tra la ricchezza del microbioma e il pH e una maggiore ricchezza microbica nei formaggi derivati dal latte di capra.

Un primo semestre positivo per uno dei prodotti caseari più amati in Italia e all’estero: al 30.06.2023 sono state prodotte 2.520.741 forme, con un aumento di 109.484 forme (+4,54%) rispetto all'anno precedente e di 37.205 forme (+1,50 %) rispetto al 2021.

L’art. 7 dell’abrogando Reg. UE 1151/2012 prevede che un alimento per avere la denominazione di origine protetta debba essere conforme a un disciplinare che descriva le principali caratteristiche fisiche, chimiche, organolettiche o microbiologiche del prodotto e il metodo di ottenimento.

A ben vedere la filiera latte italiana è costituita da tanti fattori che si possono considerare in elementi produttivi, economici e politici, commerciali, finanziari, ma soprattutto – anche se sovente dimenticati – sociali e umani.

Dopo aver effettuato tutta una serie di confronti, i risultati hanno confermato che è possibile elaborare yogurt con latte A2, senza grandi differenze con il latte di controllo, ma con una maggiore accettazione da parte del consumatore.

L’Europarlamento ha bocciato gli emendamenti che prevedevano l'applicazione delle norme per gli allevamenti di vacche da latte da 300 capi in su. Grande soddisfazione da parte di tutte le associazioni del settore che parlano di vittoria per la zootecnia italiana ed europea.

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago valuta l’appello alla sentenza che lo ha visto contrapposto a Giuseppe Citterio Salumificio S.p.A., noto brand italiano, dopo che Euro Foods, la società statunitense del gruppo, ha posto in vendita negli USA un prodotto dichiarato “Asiago Cheese” e privo dei segni identificativi della DOP.