BANNER ALIMENTI più 728 X 180 px

Marco Gnaccarini è Tecnologo alimentare e lavora in una slaughterhouse nel ruolo di Assicurazione Qualità. Con lui parliamo dell’influenza esercitata dall’implementazione delle pratiche per il benessere animale sul miglioramento della qualità delle carni suine.

Diversi nuovi approcci noti con il termine di biopreservazione sfruttano la capacità di determinati ceppi di batteri lattici (LAB) e altre specie selezionate di competere nel substrato carneo con altri microrganismi (psicrofili patogeni e alteranti), cui impediscono la crescita e la sopravvivenza mediante produzione di specifici metaboliti antibatterici.

Analogamente a tutti i comparti alimentari, anche nel settore delle carni trasformate si mostra sempre più attenzione ai profili nutrizionali degli alimenti. Una prova di ciò è che, rispetto a trent’anni fa, sia le carni che i salumi si presentano oggi più magri, con meno grassi e meno sale, di migliore qualità e maggiore valore nutrizionale; ma si sta attenti anche al contenuto di acqua, di collagene e altri elementi una volta ritenuti secondari. 

Nel cuore della Food Valley, a Langhirano, in provincia di Parma, dove nascono tutti i prodotti DOP e IGP, Gualerzi Spa ha scelto di avviare un percorso di sostenibilità.

“Carpaccio” e “Tartare” sono generalmente prodotti carnei che troviamo sempre più spesso nei banchi espositivi dei supermercati, preimballati, e che per consuetudine vengono consumati tal quali senza ricorrere alla cottura. Essi prevedono comunque un condimento e recano spesso in etichetta l'indicazione “da consumarsi previa cottura”.

Negli ultimi anni le abitudini di acquisto di frutta e verdura sono cambiate. Il mercato dove rifornirsi di prodotti freschi e di stagione spesso direttamente dai produttori locali è stato sempre più sostituito dai supermercati: quasi 8 italiani su 10 dichiara di comprarle lì almeno una volta alla settimana e 3 su 10 con una frequenza di almeno 3/4 volte.

La raccolta e trasformazione del prodotto ha preso via nel Nord Italia con la consegna agli stabilimenti di trasformazione delle produzioni di “pomodorino” e i primi quantitativi di varietà “tondo” precoce. Un inizio che prelude a una campagna lunga per lavorare gli elevati quantitativi di pomodoro messo in campo nell’area dell’Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia.

Il bilancio 2024-25 del settore con una campagna olearia definita “complessa”, e conclusa confermando le stime al ribasso già previste: ASSITOL, l’Associazione Italiana dell’industria olearia aderente a Federalimentare e Confindustria, non nasconde ma al contrario evidenzia i problemi del settore e invita ad una riflessione comune.

Il progetto “Fruitprint”, finanziato dal programma Horizon Europe e coordinato da un consorzio di dodici partner di sette paesi, tra cui ENEA per l’Italia, punta a prolungare e migliorare la conservazione di frutta e verdura utilizzando molecole naturali, riducendo il consumo energetico e l’impatto ambientale della filiera agroalimentare.

La Giornata Internazionale della Patata, che si celebra il 30 maggio, è stata l’occasione per ricordare il ruolo di questo prodotto e della sua evoluzione negli attuali sistemi agroalimentari globali. In particolare, i responsabili della campagna Potatoes Forever! hanno messo in evidenza il contributo delle patate in termini di sicurezza alimentare, nutrizione e sussistenza, in particolare per i piccoli produttori.

La spettrometria di mobilità ionica ad alte prestazioni (HPIMS) è stata impiegata per la prima volta nell’analisi di campioni di olio d’oliva dopo una semplice procedura di estrazione liquido-liquido. La metodologia basata su HPIMS sviluppata è facile da usare, veloce (30 s per analisi) e poco costosa. Anche il consumo di solventi è minimo, rispettando così i principi della chimica verde.